Ti guardavo giocare nell’acqua
di un caldo pomeriggio cubano.
Lei vicino a me
e io nell’ombra
tentavo di salvarmi con un foglio e una penna in mano
per sentimenti in bianco e nero
- confusi e smarriti tra tutti quei colori -
che implacabili segnavano i confini
dei giorni e dell’anima.