giovedì 14 ottobre 2010

La linea morbida

Cito testualmente dall'articolo di La Repubblica sul casino ultra-calcistico di Genova:

SINDACO: "CHI LI HA FATTI ENTRARE?" -  "Mi domando una cosa: chi ha permesso a questi disgraziati di entrare in Italia?". E' quanto si chiede il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ancora scossa per quanto accaduto ieri sera, in occasione della gara, mai disputata, tra gli azzurri e la Serbia. "Va fatta chiarezza. Non è possibile distruggere un pezzo di città, oltre che portare un'ombra ancora più pesante sul calcio, per non aver saputo prevenire. Secondo me, è mancata a monte la capacità di individuare questi delinquenti". La Vincenzi rivela tra l'altro che "diverse ore prima, alcune centinaia di questi che non possono chiamarsi tifosi si sono radunati. Dopo una fase iniziale in cui sembravano chiassosi, scomposti ma non particolarmente delinquenziali, hanno cominciato a correre, sono volate bottiglie, sono stati imbrattati muri preziosi di palazzi antichi e hanno cominciato a fare i loro bisogni ovunque". Il sindaco si era anche messo in contatto con la questura "e mi sono sentita dire che gli agenti erano lì ma che quelli erano dei delinquenti e si doveva evitare che finisse in tragedia. Ho capito che c'era una linea morbida per evitare la tragedia".

Io mi porrei un'altra domanda: com'è possibile che la Questura abbia deciso per la "linea morbida" con tanto di omoni tatuati e superviolenti e invece abbia seguito una linea dura, sempre a Genova, (ricordate?) con studenti ventenni ammassati in una scuola?!?!?
Non sono a favore dei pestaggi, no, ma che ci si metta i guanti di velluto in casi come questo e invece si passi alle manganellate con gente disarmata, beh, oltre che strano, puzza di vigliacco.


Genova, Italia - Serbia (2010): linea morbida




Genova, G8 - Scuola Diaz (2001): linea dura


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