... che più o meno è quello che ogni sentimento, sia esso amore, rabbia, paura o quant'altro, chiede prima di impossessarsi di noi. Che significa che la "possessione" è sempre e comunque una scelta e quindi è il posseduto (dall'amore, dalla rabbia, dalla paura, ecc.) che "apre la porta" ad un altro se stesso e lo lascia entrare, gli dà il permesso di uccidere - spesso - il vecchio sè, di succhiargli il sangue per vivere.
Eli ha 12 anni ed è come Oskar, ma ha 12 anni "... da molto tempo". Eli è un angelo oscuro, quasi asessuata (un ermafrodito tanto tempo prima?), non sente freddo ma è più viva di tutte le tristi figure che abitano la notte svedese dei sobborghi. Oskar sembra un angelo, con il caschetto biondo e gli occhi azzurri, ma cova rabbia e rancore verso i propri aguzzini, verso un padre assente e alcoolizzato che non sa (per fortuna) spiegargli le differenze tra uomini e donne.
In questa storia fantastica, per il bene di tutti, davvero, l'unica strada è lasciar entrare l'amore...
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